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IHD: 1.552 persone sono morte nella regione curda durante quest’ ultimo anno

Posted on August 31, 2016September 26, 2019 By Centre Kurde Genève

Secondo un rapporto dell’ IHD, 1.552 persone – inclusi soldati, polizia, guardie di villaggio, militanti e civili- sono morti nelle città curde nel periodo dal 24 luglio 2015 al 24 luglio, 2016. Altri1.683 sono stati feriti.

L’ IHD di Amed ha pubblicato il rapporto sulle violazioni dei diritti umani commesse nella regione curda in Turchia durante lo scorso un anno. 1.552 persone – inclusi soldati, polizia, guardie di villaggio, militanti e civili- sono morti nelle città curde nel periodo dal 24 luglio 2015 al 24 luglio, 2016. Altri 1.683 sono stati feriti.

Raci Bilici presidente dell’ IHD di Amed, parlando durante la conferenza stampa in cui il rapporto è stato pubblicato, ha dichiarato che il popolo ha perso la speranza, con l’escalation del conflitto iniziato nella metà del 2015. Bilici ha sottolineato anche l’attenzione sulla limitazione dei diritti, i divieti, le esecuzioni extragiudiziali , le torture, i maltrattamenti, le detenzioni ingiuste, gli arresti, la limitazione del diritto alla vita, all’ organinazzizaione, alla libertà di pensiero, espressione e di stampa e delle pratiche religiose, con l’ inizio dell’ OHAL (stato di emergenza).

Dopo Bilici il rappresentante regionale dell’ IHD Abdulselam Ince ha elencato le seguenti cifre per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani commesse nella regione curda nel periodo dal 24 luglio 2015 al 24 luglio 2016.

  • 440 persone sono morte e altre 353 sono state ferite come conseguenza delle esecuzioni extragiudiziali (presumibilmente) perpetrati dalle forze di sicurezza.
  • 422 membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi e altri 1065 sono rimasti feriti negli scontri armati. 614 militanti di organizzazioni armate sono morti e altri 17 sono rimasti feriti. 42 civili hanno perso la vita negli scontri e altri 75 sono stati feriti.
  • Gli attacchi delle organizzazioni armate hanno causato 34 civili morti e altri 173 feriti.
  • 15 militanti armati morti negli scontri, sono stati esposti nudi e torturati dalle forze di sicurezza.
  • Sono state dichiarate per 87 volte zone di sicurezza speciali, per motivi di sicurezza o per le operazioni militari nei distretti e nelle aree rurali delle province della regione. E’ stata vietata sia l’ accesso che l’uscita per i civili in queste zone e questo ha causato un aggravamento economico per la popolazione locale che si basa sull’ agricoltura e l’allevamento come mezzo di sussistenza.
  • Il coprifuoco è stato dichiarato in 35 distretti su 9 province, dove 320 persone tra cui 75 bambini hanno perso la vita.
  • Le riprese lungo la linea di confine hanno lasciato 48 civili morti e altri 60 feriti.
  • L’lesplosioni di mine e bombe hanno causato la morte di 7 bambini e ferito 28 bambini provocando handicap fisici permanenti. 6 adulti tra cui una donna sono stati feriti.
  • 286 persone sono state torturate o maltrattamente nei centri di detenzione. Altre 161 persone hanno subito torture o maltrattamenti (nei raid in casa e in strada). Le guardie di villaggio hanno torturato e maltrattato 4 persone fra i quali anche 103 detenuti in prigione. 6 persone sono state rapite e minacciate. 31 persone sono state minacciate di morte. 99 persone sono state ferite dopo gli interventi delle forze di sicurezza nelle manifestazioni pubbliche.
  • Un totale di 7.884 persone, tra cui 275 bambini e 7.609 adulti sono stati messi in custodia. 1.959 persone, tra cui 81 bambini e 1.878 adulti sono stati arrestati. 4.223 case o negozi sono stati perquisiti dalle forze di sicurezza soprattutto a mezzanotte o verso il primo mattino.
  • Per quanto riguarda la violazione del diritto di espressione; 96 pubblicazioni e materiale di stampa sono stati confiscati o vietati. Gli uffici di 4 giornali o media sono stati perquisiti. 2 eventi culturali sono stati proibiti. L’accesso a 123 siti di informazione è stato vietato.
  • Nell’ambito delle indagini nei confronti di coloro che esprimono i loro pensieri; 43 fascicoli di indagine sono stati aperti e 702 persone sono state indagate. 13, 067 funzionari pubblici sono stati oggetto di indagine amministrativa sulla base della partecipazione a scioperi sindacali e a vari eventi democratici.
  • Nell’ambito delle cause contro coloro che esprimono i loro pensieri; 15 fascicoli sono stati aperti e 59 persone sono state processate.
  • Nell’ ambito della libera espressione ; 60 fascicoli sono stati portati a termine e 168 persone hanno subito diverse pene detentive.
  • Nell’ambito delle violazioni del diritto di organizzazione; un totale di 60 istituti pubblici, tra cui 20 partiti, 14 associazioni, 14 istituti di istruzione e cultura e 19 edifici Municipalizzati sono stati oggetto di incursione o attacco. 17 associazioni e 2 istituti di istruzione e cultura sono stati chiusi.
  • Nell’ambito delle violazioni del diritto di riunione e di manifestazione; 117 incontri e manifestazioni sono state attaccate dalle forze di sicurezza e altri 23 sono state vietate dai governatori e dai governatori distrettuali del luogo.
IT

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