Skip to content
Kurdish Centre for Human Rights

Kurdish Centre for Human Rights

Centre Kurde des Droits de l’Homme

  • Home
  • About us
    • Status
    • Activities
  • Reports
    • Iran
    • Iraq
    • Syria
    • Turkey
  • OHCHR
    • KCHR
  • News
    • Press Releases
    • Women
    • Children
    • Prisons
    • War Crimes
  • Contact
  • Fr
  • Toggle search form

Il KODAR ricorda gli attivisti per l’ambiente curdi

Posted on August 25, 2019September 25, 2019 By Centre Kurde Genève

In occasione del primo anniversario della loro morte, il Movimento per la Libertà e la Democrazia del Kurdistan Orientale ha ricordato quattro attivisti per l’ambiente che sono rimasti uccisi nello spegnimento di un incendio boschivo a Merîwan.

Il Movimento per la Libertà e la Democrazia del Kurdistan Orientale (KODAR) con una dichiarazione ha ricordato i quattro attivisti per l’ambiente Sharif Bajour, Omid Hohnepooshi, Rahmat Hakiminia e Mohammad Pajoohi che il 25 agosto 2018 nella città di Merîwan del Kurdistan orientale hanno perso la vita nello spegnimento di un incendio boschivo. Gli attivisti avevano cercato di combattere un incendio che era stato causato da attacchi di artiglieria dei guardiani della rivoluzione paramilitari contro presunte postazioni di peshmerga nella zona di confine tra Iran e Iraq.

La causa della morte degli uomini anche dopo un anno resta poco chiara. Secondo informazioni ufficiose l’incendio boschivo di allora avrebbe fatto esplodere alcune mine che avrebbero causato la morte degli ambientalisti. Dalla guerra del Golfo la regione è infestata da mine e munizioni. Altre fonti riferiscono di ulteriori bombardamenti durante la lotta contro l’incendio. Organizzazioni ambientaliste tuttavia sono convince che gli attivisti siano stati attirati in un incendio al quale difficilmente sarebbero potuti sfuggire vivi. Sharif Bajour, Omid Hohnepooshi, Rahmat Hakiminia e Mohammad Pajoohi erano stati attivi per anni nella lotta contro gli incendi boschivi che vengono sistematicamente appiccati nell’ambito delle attività antisommossa.

Lo fa notare il KODAR nel suo messaggio in occasione del primo anniversario della morte degli ambientalisti. Nella dichiarazione si afferma: „Ricordiamo gli eco-attivisti con rispetto e gratitudine e esprimiamo il nostro profondo cordoglio ai loro famigliari, alla gente di Merîwan e al popolo del Rojhilat. Gli ambientalisti uccisi si impegnavano con spirito di sacrificio per la natura dell’Iran e del Kurdistan orientale. Come comitato ecologico del KODAR sosteniamo la resistenza ecologica contro il regime iraniano. Tutti noi dobbiamo essere consapevoli del significato della natura e organizzarci nella lotta per la sua difesa. Ci appelliamo alla popolazione del Rojhilat perché si dedichi alla protezione dell’ambiente. Non dobbiamo permettere che la nostra bella natura sparisca.“

Migliaia di persone ai funerali

Alle esequie di Sharif Bajour, Omid Hohnepooshi, Rahmat Hakiminia e Mohammad Pajoohi un anno fa avevano partecipato migliaia di persone da Merîwan e da altre città. Il corteo funebre passò lungo un luogo che per le persone più anziane di Merîwan ha un significato particolare: nel 1979 la città venne assediata dall’esercito iraniano. L’ingegnere e fondatore del movimento Komala, Fuad Mustafa Sultani, all’epoca si trovava a Merîwan. Per imepdire che la città fosse distrutta dalle forze di sicurezza iraniane, Sultani decise di lasciare Merîwan. Per protesta contro il regime iraniano una gran parte della popolazione si unì a lui. La cerimonia funebre di Sharif Bajour e dei suoi tre amici ebbe luogo nella zona nella quale la popolazione di Merîwan si era trasferita quarant’anni fa quando lasciò la città.

IT

Post navigation

Previous Post: IHD: In Osmaniye prison there is torture!
Next Post: Hasankeyf sarà transennata a partire dall’8 ottobre, dice il governatore

More Related Articles

Forze iraniane uccidono i cavalli dei Kolbar nel Rojhilat IT
Situazione attuale nelle carceri turche: tortura e morte IT
Çevirmen:Violazioni dei diritti dei prigionieri che hanno fatto lo sciopero della fame IT
IHD: Rapporto sulla violazione dei diritti nella regione curda IT
Seconda udienza per 17 bambini a Nusaybin IT
1300 kolbar circondati dalle forze del regime iraniano IT

Upcoming Events

  • There are no upcoming events.

About us

The Kurdish Center for Human Rights was established in Geneva in 2000, according to the Suisse civil law. In response to the genocide, war crimes and human rights violations occurring across the Kurdish regions of Turkey, Iraq, Iran, Syria.

The KCHR, as a non-profit organization of social utility, was born from the need to  inform the European and Swiss people and the OHCHR on human rights violations against the Kurds via seminars and other dialogue platforms and to attend their meetings; to establish a dialogue with NGO’s, civil movements, associations, government and civil institutions.. Read More….

Contact

Centre Kurde des Droits de l’Homme
Kurdish Center for Human Rights

15, Rue des Savoises, 1205 Genève – Suisse
Tel :+41 (0)22 328 1984
Email: info@kurd-chr.ch / kurd.chr.geneve@gmail.com
Web : http://www.kurd-chr.ch

Compte : Post Finance – CENTRE KURDE
IBAN: CH40 0900 0000 17763911 5

Search

Recent Posts

  • Turkish Drone Strike in Kobani Reportedly Kills Nine Civilians, Including Seven Children
  • Report on Human Rights In Turkey / February 2025
  • ISIS(Daeesh) is back in Syria and Kurdistan
  • Apparent war crime committed by Turkish-backed Syrian National Army / HRW
  • THE TURKISH STATE: TARGETING CIVILIANS AND COMMITTING WAR CRIMES

Information

  • Silenced Voices: Human Rights Bulletin for Turkey Septembre 2024
  • The repression against the Kurdish people in Iran
  • Human Rights Council Forty-seventh session 21 June–9 July 2021 Agenda item 3 
  • Bilan : L’année 2020 dans le nord-est de la Syrie
  • Le CPJ demande à Masrour Barzani de respecter la liberté de la presse

Archives

Copyright © 2025 Kurdish Centre for Human Rights.

Powered by PressBook Green WordPress theme