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9 ragioni per non essere “colmi di gioia” il 23 aprile

Posted on April 24, 2016September 25, 2019 By admin

La Turchia si è sempre vantata di essere il primo e unico Paese che “regala un giorno di festa ai bambini” e ha evidenziato l’importanza dei bambini. Ma i rapporti sui diritti dei bambini in Turchia non sono così splendidi.Se non vedete o sentite i bambini che lavorano, i bambini che non possono andare a scuola, che subiscono abusi e violenze sessuali, i bambini uccisi dallo Stato e i bambini che annegano nell’Egeo, in effetti potete essere “colmi di gioia il 23 aprile ”, come recita la famosa canzone.

Basta guardare i dati pubblicati dalle organizzazioni per i diritti umani per vedere quanto valgono i diritti dei bambini in Turchia e cosa significa “diritti dei bambini”.

Circa 16 milioni di famiglie in condizioni di povertà sono registrate dall’Istituto Statistico Turco (TÜIK). Il 44.3% delle famiglie in condizioni di povertà hanno bambini. Un bambino su tre in Turchia vive in famiglie in condizioni di povertà estrema. Oltre sette milioni di bambini in povertà non riescono a soddisfare il proprio fabbisogno di proteine con carne, pollo o pesce.

Ci sono almeno 900.000 bambini lavoratori

Secondo i dati TÜIK, una delle questioni più grandi rispetto ai bambini in Turchia è il lavoro minorile. I dati TÜIK del 2012 mostrano che ci sono circa 900 mila bambini lavoratori tra i 6 e i 17 anni. I bambini lavoratori si concentrano nell’industria agricola. Solo il 49.8% dei bambini lavoratori continuano a studiare, il restante 50,2% non lo fa/non può farlo.

Paese più in alto nella graduatoria del divario di opportunità

L’UNICEF ha condotto una ricerca tra i Paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica allo Sviluppo (OECD) sulla distribuzione ineguale di opportunità per i bambini. È stata riportata la disparità nel reddito, nell’istruzione, nella soddisfazione della salute e della vita di bambini di diverse classi sociali in 35 Paese. Il divario più grande c’è in Israele, al 35° posto alla fine della graduatoria. La Turchia è appena un posto sopra Israele nel dare pari opportunità e si trova al 34° posto su 35 Paesi.

Tassi più alti di abusi sessuali

Una delle questioni più importanti riguarda gli abusi sessuali nei confronti di bambini. I dati ufficiali mostrano 650 casi di abusi su bambini registrati ogni mese dall’Istituto di Medicina Forense. I dati del Ministero della Giustizia mostrano che in Turchia sono state fatte 40 mila denunce penali per “abusi sessuali su minori” nel 2014. 24,285 di queste sono arrivate a conclusione, tra cui 13,968 con una condanna.

Matrimoni in età infantile in aumento

Le spose bambine continuano a essere una questione importante per la Turchia. Modifiche nel sistema dell’istruzione durante i governi dell’AKP hanno portato a un aumento delle spose bambine. La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini dice che l’età per il matrimonio è 18 anni. 232,000 bambine sono state costretti al matrimonio In Turchia tra il 2010 e il 2015. Si stima che il numero effettivo sia molto più alto perché in matrimoni infantili non vengono registrati.

Uccisi almeno 80 bambini in 8 mesi

I “coprifuoco” nelle città del Kurdistan hanno colpito più duramente i bambini. Il rapporto dell’Associazione per i Diritti Umani dello scorso anno riferisce di almeno 81 bambini uccisi nel conflitto. Secondo la Fondazione per i Diritti Umani della Turchia (TIHV) 78 bambini sono stati uccisi tra l’agosto 2015, quando sono stati proclamati i coprifuoco e l’aprile del 2016.

Una delle aree più problematiche sono le carceri

Un’altra area dove crescono la violenza e gli abusi sessuali che subiscono i bambini sono le carceri. Secondo dati del 2015 del Ministero della Giustizia ci sono 2,302 bambini nelle carceri della Turchia, 661 condannati e 1,641 in attesa del processo. Ci sono 600 neonati che si trovano nelle carceri con le loro mamme. I rapporti riferiscono di 479 detenuti e 92 di loro arrestati solo nel 2015. 38 bambini sono stati torturati durante il fermo e 27 nelle carceri.

91 bambini annegati

Secondo il rapporto UNICEF dell’ottobre 2015 su “Bambini Siriani in Turchia”, ci sono 1,123,180 bambini registrati come profughi in Turchia. 385,000 bambini su 600 mila in età scolastica non possono andare a scuola. 91 sono annegati nelle acque territoriali turche nel 2015.

Viene sottratto il loro diritto all’istruzione

I coprifuoco hanno colpito anche il diritto dei bambini all’istruzione. Perfino in regioni dove i coprifuoco entrano in vigore solo di notte, 325,047 studenti sono stati deprivati del diritto all’istruzione in un totale di 1317 scuole. Migliaia di altri studenti hanno sospeso la loro istruzione perché dovrebbero spostarsi per decine di chilometri ogni giorno per recarsi ogni giorno a studiare in scuole in città diverse.

IT

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