Skip to content
Kurdish Centre for Human Rights

Kurdish Centre for Human Rights

Centre Kurde des Droits de l’Homme

  • Home
  • About us
    • Status
    • Activities
  • Reports
    • Iran
    • Iraq
    • Syria
    • Turkey
  • OHCHR
    • KCHR
  • News
    • Press Releases
    • Women
    • Children
    • Prisons
    • War Crimes
  • Contact
  • Fr
  • Toggle search form

Attivista iraniana per i diritti umani condannata a una pena detentiva elevata

Posted on March 11, 2019September 25, 2019 By admin

La nota avvocata per i diritti umani Nasrin Sotoudeh è stata condannata per “cospirazione contro il sistema” e “offesa del capo spirituale” a una pena detentiva di sette anni. L’avvocata iraniana per i diritti umani Nasrin Sotoudeh è stata condannata a sette anni di carcere.

Un tribunale rivoluzionario a Teheran ha condannato Sodoudeh per „cospirazione contro il sistema“ a cinque anni di carcere, lo ha riferito lunedì un giudice all’agenzia stampa ISNA. Altri due anni Sotoudeh li avrebbe avuti per “offesa” del capo spirituale dell’Iran Ayatollah Ali Chamenei. Il caso viene trasferito a una corte di appello perché Sotoudeh non avrebbe riconosciuto la sentenza.

La 55enne madre di due figli insignita dal Parlamento Europeo del Premio Sacharov per i diritti umani, già dal giugno 2018 è reclusa nel famigerato carcere di Evin nella capitale Teheran. All’epoca le era già stato detto di essere stata condannata in contumacia per spionaggio a cinque anni di carcere. Nasrin Sotoudeh ha respinto tutte le accuse mosse contro di lei. Inoltre protesta con uno sciopero della fame contro il suo trattamento in carcere.

Divieto di espatrio, divieto di esercitare la professione
Per via del suo impegno per i diritti umani, Nasrin Sotoudeh è entrata presto nel mirino della sicurezza dello Stato. Nel 2010 un tribunale rivoluzionario islamico l’aveva condannata a undici anni di carcere per presunta “propaganda contro il sistema” e “cospirazione ai danni della sicurezza nazionale”. Inoltre il tribunale le ha imposto un divieto di espatrio di 20 anni e un divieto di esercitare la professione di avvocata. La pena si componeva di un anno di carcere per “propaganda ostile al regime” e rispettivamente cinque anni per „azioni contro la sicurezza nazionale” e „infrazione delle norme islamiche sull’abbigliamento in un video-messaggio” – l’avvocata in un messaggio di saluti che non è mai stato mostrato in Iran, non portava un foulard sulla testa.

Durante le proteste contro le elezioni presidenziali truccate nel 2009 l’avvocata aveva difeso attivist* e politic* di opposizione che si impegnavano contro la rielezione di AhmadineJad. Tra loro c’era anche la Premio Nobel iraniana Shirin Ebadi. Dopo l’elezione a Presidente di Hassan Rohani, la critica del regime venne rilasciata anticipatamente dal carcere nel settembre 2013.

In carcere anche il marito
Nasrin Sotoudeh e suo marito Reza Khandan sono tra i e le più not* attivist* per i diritti umani in Iran. A gennaio anche Khandan è stato condannato a sei anni di carcere da un tribunale rivoluzionario a Teheran. Oltre a questo non può lasciare il Paese per due anni, non può iscriversi a un partito, esercitare attività di giornalista né operare sui social media su Internet. Secondo il parere del tribunale, Reza Khandan avrebbe fatto propaganda contro il regime iraniano e messo in pericolo la sicurezza nazionale.

IT

Post navigation

Previous Post: La mafia degli organi sfrutta i profughi in Turchia
Next Post: Un milione di sfollati nella Siria nordorientale, le Nazioni Unite vengono meno alle promesse

More Related Articles

Massacro ad Afrin: Sette civili uccisi negli attacchi aerei turchi IT
Hasankeyf sarà transennata a partire dall’8 ottobre, dice il governatore IT
Notizia del Giugno 2016 IT
La diga idroelettrica turca lascerà centinaia senza casa, l’antica città di Hasankeyf sommersa dalle acque IT
Distruzione ambientale da parte dai commissari di nomina governativa IT
Turchia: giornalista iraniano sparito senza lasciare traccia IT

About us

The Kurdish Center for Human Rights was established in Geneva in 2000, according to the Suisse civil law. In response to the genocide, war crimes and human rights violations occurring across the Kurdish regions of Turkey, Iraq, Iran, Syria.

The KCHR, as a non-profit organization of social utility, was born from the need to  inform the European and Swiss people and the OHCHR on human rights violations against the Kurds via seminars and other dialogue platforms and to attend their meetings; to establish a dialogue with NGO’s, civil movements, associations, government and civil institutions.. Read More….

Contact

Centre Kurde des Droits de l’Homme
Kurdish Center for Human Rights

15, Rue des Savoises, 1205 Genève – Suisse
Tel :+41 (0)22 328 1984
Email: info@kurd-chr.ch / kurd.chr.geneve@gmail.com
Web : http://www.kurd-chr.ch

Compte : Post Finance – CENTRE KURDE
IBAN: CH40 0900 0000 17763911 5

Recent Posts

  • Regarding Turkish State’s and Iraq’s attacks to Maxmur Refugee Camp
  • Istanbul murder of street musician racially motivated, says Kurdish politician
  • (no title)
  • International groups demand release of Kurdish journalists, lawyers, party officials
  • HRW calls on Turkey to free, end harassment of journalists, party officials, lawyers

Search

October 2023
M T W T F S S
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  
« Jun    

Information

  • Del Ponte: Nessun dialogo, ma tradimento e crimini di guerra
  • Cambiamento demografico da parte dello stato turco nella Siria Nord-Orientale
  • Rapporto sull’uso di armi chimiche da parte delle forze armate turche nella Siria settentrionale
  • Appello urgente per i profughi in Siria
  • Carcere a Van dichiarato progetto pilota

Archives

Copyright © 2023 Kurdish Centre for Human Rights.

Powered by PressBook Green WordPress theme