Skip to content
Kurdish Centre for Human Rights

Kurdish Centre for Human Rights

Centre Kurde des Droits de l’Homme

  • Home
  • About us
    • Status
    • Activities
  • Reports
    • Iran
    • Iraq
    • Syria
    • Turkey
  • OHCHR
    • KCHR
  • News
    • Press Releases
    • Women
    • Children
    • Prisons
    • War Crimes
  • Contact
  • IT
    • .
      • Actualités
      • Femmes
  • Toggle search form

Comitato contro la Tortura visita le carceri turche

Posted on May 26, 2019September 26, 2019 By admin

Come fa sapere il Comitato contro la Tortura europeo dopo mesi di silenzio sull’isolamento di Abdullah Öcalan e lo sciopero della fame in corso per protesta contro questo isolamento, questo mese sono state ispezionate molte carceri in Turchia, compresa Imrali .

Come fa sapere il Comitato per la Prevenzione della Tortura (CPT) europeo, tra il 6 e il 17 maggio si è svolta una „visita-ad-hoc“ in Turchia. In questa occasione sono state visitate numerose carceri, tra cui anche il carcere di massima sicurezza di Imrali, nel quale viene isolato il precursore curdo Abdullah Öcalan con altri tre prigionieri. Nel comunicato del CPT ([riportato integralmente qui di seguito] si afferma che è stato verificato se le misure consigliate nel 2016 rispetto alla condizioni di carcerazione siano state messe in pratica dal governo turco.

Oltre a Imrali nel Mar di Marmara, secondo il CPT sono stati vistati numerosi istituti penali e stazioni di polizia a Istanbul, Amed (Diyarbakir), Ankara e Riha (Urfa), inoltre sono stati condotti colloqui con centinaia di persone che si trovano in custodia di polizia o che ci sono trovate di recente. Ulteriori colloqui si sono svolti con i Ministeri turco degli Interni, della Giustizia e della Sanità e l’ „Istituzione per i Diritti Umani e la Parità di Diritti in Turchia“. Secondo la dichiarazione le „prime osservazioni“ sono state trasmesse alle autorità turche.

Il Comitato contro la Tortura del Consiglio d‘Europa vista la Turchia

Una delegazione del Comitato per la Prevenzione della Tortura e dei Trattamenti o delle Pene Degradanti (CPT) del Consiglio d’Europa ha svolto una vista ad-hoc in Turchia dal 6 al 17 maggio.

Il principale obiettivo della vista era di esaminare il trattamento e le salvaguardie concesse alle persone detenute dalle forze di polizia. A questo scopo la delegazione del CPT ha intervistato centinaia di persone che sono o sono state recentemente trattenute in custodia di polizia nelle zone di Ankara, Diyarbakır, Istanbul e Şanlıurfa.

In occasione della visita, la delegazione si è recata anche nel carcere di massima sicurezza di tipo F di Imralı per esaminare il trattamento e le condizioni di detenzione di tutti (i quattro) detenuti attualmente reclusi nell’istituto e per verificare le misure intraprese dalle autorità turche alla luce delle raccomandazioni fatte dal CPT dopo la sua precedente visita al carcere (nell’aprile 2016). A questo riguardo, particolare attenzione è stata dedicata alle attività comuni offerte ai detenuti e all’applicazione pratica del loro diritto di ricevere visite da famigliari e avvocati.

Nel corso della visita la delegazione ha tenuto consultazioni con Süleyman Soylu, Ministro dell’Interno, Abdulhamit Gül, Ministro della Giustizia, Muhterem Ince, Vice-Ministro dell’Interno, e Muhammet Güven, Vice-Ministro della Sanità, nonché con funzionari di grado superiore dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Sanità e degli Affari Esteri.

Inoltre, la delegazione ha incontrato Süleyman Arslan, Presidente dell’Istituzione per i Diritti Umani e la Parità, nella sua funzione di capo del Meccanismo Nazionale di Prevenzione (MNP) costituito in base Protocollo Opzionale alla Convenzione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Tortura (OPCAT), e rappresentanti di organizzazioni non governative attive in aree di interesse del CPT.

Alla fine della visita la delegazione ha presentato le sue osservazioni preliminari alle autorità turche.

La vista è stata eseguita dai seguenti membri del CPT:

Mykola Gnatovskyy, Presidente del CPT (capo-delegazione)
Djordje Alempijević
Nico Hirsch
Julia Kozma
Davor Strinović
Hans Wolff.

Sono stati sostenuti da Michael Neurauter (capodivisione) e Elvin Aliyev della segreteria del CPT.

La delegazione ha visitato i seguenti luoghi:

Istituti Giudiziari

Ankara stazione centrale di polizia:

Dipartimento Antiterrorismo

Dipartimento Omicidi

Dipartimento Legge e Ordine

Dipartimento Narcotici

Dipartimento Crimine Organizzato

Dipartimento Furti

Diyarbakır stazione centrale di polizia:

Dipartimento Antiterrorismo

Dipartimento Narcotici

Diyarbakır-Hani stazione di polizia

Diyarbakır-Huzur stazione di polizia

Diyarbakır-Yenişehir stazione di polizia

Diyarbakır Regional comando della gendarmeria

Diyarbakır-Mermer stazione della gendarmeria

Istanbul stazione centrale di polizia:

Dipartimento Antiterrorismo

Centro di Detenzione Comune

Istanbul-Sultanbeyli Sede distrettuale della Polizia

Istanbul-Sancaktepe stazione di polizia

Istanbul-Ahmet Yesevi stazione di polizia

Şanlıurfa Stazione Centrale di Polizia:

Dipartimento Antiterrorismo

Dipartimento Minorile

Dipartimento Narcotici

Carceri

Diyarbakir D-type carcere di massima sicurezza

Diyarbakır carcere di tipo E

Diyarbakir carcere di tipo T n. 2

Diyarbakir carcere minorile

Imralı F-type carcere di massima sicurezza

Istanbul Bakirköy carcere femminile

Istanbul-Metris carcere di tipo T n. 1

Istanbul-Silivri carcere n. 5

Istanbul-Silivri carcere n. 6

Istanbul-Maltepe carcere d tipo L n. 1

Istanbul-Maltepe carcere d tipo L n. 3

Şanlıurfa carcere di tipo E

Şanlıurfa carcere di tipo T n. 1

Şanlıurfa carcere di tipo T n. 2.

IT

Post navigation

Previous Post: International award for Amed Bar Association
Next Post: La commission européenne déplore la forte régression des droits humains en Turquie

More Related Articles

Settimana dei diritti umani: La tortura è stata legittimata in Turchia IT
IHD Presentato a Diyarbakir il Rapporto sui diritti umani per il 2017 IT
Associazione degli editori turchi: Chiuse 30 case editrici IT
Pene detentive per sostegno al PJAK in Iran IT
Notizie del 2017 sui diritti umani IT
Il Forum mesopotamico dell’acqua si terrà a Sulaymaniyah la prossima primavera IT

About us

The Kurdish Center for Human Rights was established in Geneva in 2000, according to the Suisse civil law. In response to the genocide, war crimes and human rights violations occurring across the Kurdish regions of Turkey, Iraq, Iran, Syria.

The KCHR, as a non-profit organization of social utility, was born from the need to  inform the European and Swiss people and the OHCHR on human rights violations against the Kurds via seminars and other dialogue platforms and to attend their meetings; to establish a dialogue with NGO’s, civil movements, associations, government and civil institutions.. Read More….

Contact

Centre Kurde des Droits de l’Homme
Kurdish Center for Human Rights

15, Rue des Savoises, 1205 Genève – Suisse
Tel :+41 (0)22 328 1984
Email: info@kurd-chr.ch / kurd.chr.geneve@gmail.com
Web : http://www.kurd-chr.ch

Compte : Post Finance – CENTRE KURDE
IBAN: CH40 0900 0000 17763911 5

Recent Posts

  • Earthquakes and Human Rights Violations in Turkey
  • KurdDAO Launches Fundraising Campaign in Support of Kurdish Human Rights
  • REPORT OF HUMAN RIGHTS VIOLATIONS IN TURKISH PRISONS
  • Repression Practices Against the Press and Journalists in Turkey
  • Iran must halt imminent execution of Kurdish prisoner – UN experts 

Search

March 2023
M T W T F S S
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
« Jan    

Information

  • Human Rights Council Forty-seventh session 21 June–9 July 2021 Agenda item 3 
  • Bilan : L’année 2020 dans le nord-est de la Syrie
  • Le CPJ demande à Masrour Barzani de respecter la liberté de la presse
  • Le massacre de Roboski, neuf ans après … les victimes jugées à la place des auteurs
  • Afrin: Les mercenaires de la Turquie sèment la terreur dans les villages

Archives

Copyright © 2023 Kurdish Centre for Human Rights.

Powered by PressBook Green WordPress theme