Skip to content
Kurdish Centre for Human Rights

Kurdish Centre for Human Rights

Centre Kurde des Droits de l’Homme

  • Home
  • About us
    • Status
    • Activities
  • Reports
    • Iran
    • Iraq
    • Syria
    • Turkey
  • OHCHR
    • KCHR
  • News
    • Press Releases
    • Women
    • Children
    • Prisons
    • War Crimes
  • Contact
  • IT
    • .
      • Actualités
      • Femmes
  • Toggle search form

IHD pubblica primo bilancio dopo l’amministrazione forzata

Posted on August 28, 2019September 26, 2019 By admin

L’Associazione per i Diritti Umani IHD ha pubblicato un primo bilancio dopo la destituzione dei sindaci delle metropoli curde.L’associazione IHD (İnsan Hakları Derneği) con sede in Turchia si è pronunciata sull’usurpazione delle amministrazioni comunali vinte dal Partito Democratico dei Popoli (HDP) da parte del governo AKP e pubblicato un bilancio delle violazioni dei diritti da parte degli enti statali nell’ambito delle proteste contro l’accaduto.

All’inizio della scorsa settimana nelle metropoli curde Amed (Diyarbakir), Van e Mêrdîn (Mardin) i sindaci sono stati destituiti dal Ministero degli Interni e sostituiti da fiduciari. Il licenziamento è stato motivato dal governo con il fatto che politici in questione avrebbero avuto contatti con organizzazioni terroristiche. È già la seconda volta che amministrazioni comunali democraticamente elette vengono messe in amministrazione forzata. Nell’autunno 2016 circa cento sindaci curdi erano stati destituiti e arrestati. Solo con le elezioni comunali del 31 marzo 2019 rappresentanti eletti hanno fatto di nuovo ingresso nei municipi delle città e dei comuni curdi.

Nel bilancio presentato mercoledì dalla sede dell’IHD di Amed, l’associazione per i diritti umani per iniziare fa notare che la destituzione di Adnan Selçuk Mızraklı, sindaco di Amed, era già stata avviata il 1 aprile – solo un giorno dopo le elezioni amministrative. La corrispondente richiesta è stata presentata dal governatore della provincia. „Con questo il Ministro degli Interni e il governatore si sono messi al di sopra della giustizia e hanno violato la Costituzione. Milioni di elettori sono stati derubati del loro diritto di voto. Sono stati commessi reati“, lamenta l’IHD.

Che i sindaci siano stati sollevati dall’incarico, era diventato noto solo dopo rapporti dei media. „Subito dopo i munifici e le strade circostanti sono state circondate da un massiccio schieramento di polizia. Gli ingressi degli edifici dell’amministrazione sono stati aperti con la forza e si è proceduto all’accesso. Il municipio dell’amministrazione di Diyarbakir I cittadini possono accedere all’edificio, che ora assomiglia a un carcere, solo sotto intense misure di sicurezza. Con la destituzione del sindaco e lo scioglimento del consiglio comune, la volontà del popolo è stata trasferita alla polizia“, si afferma inoltre.

Di pari passo con l’usurpazione delle amministrazioni comunali in tutto il Paese ci sono state retate nei confronti di consiglieri comunali e politici locali dell’HDP. L’IHD riferisce di porte sfondate e arresti violenti di attivisti ricercati: „Anche persone che al momento delle retate non sono state reperite, hanno trovato le loro abitazioni devastate. A molti degli interessati sono stati sottratti denaro e oggetti di valore. Il 19 agosto a Diyarbakir, Mardin, Van e in altre città, sono state arrestate 420 persone. Il 23 agosto il numero delle persone prese in custodia era arrivato a oltre 1000. In base alle nostre ricerche inoltre il 18 agosto a Amed 138 persone nel corso di retate. Altre 32 sono state arrestate nella stessa giornata durante le proteste.“

Gli interessati hanno dichiarato all’IHD di essere stati sottoposti a trattamenti degradanti durante la custodia di polizia presso la centrale anti-terrorismo della direzione distrettuale di polizia a Amed. La polizia tra l’altro avrebbe cercato di reclutare agenti. Inoltre pare che siano stati usati sistemi di interrogatorio illegali. „A persone anziate e persone malate sono stati negati medicinali e apparecchiature sanitarie, per la maggior parte del tempo non è stato permesso recarsi al WC, appelli di accendere l’impianto aerazione non sono stati ascoltati. Inoltre le celle erano sovraffollate“, riferisce l’IHD e fa riferimento allo sciopero della fame di attivisti HDP arrestati in reazione alla violenza fisica e psicologica da parte del personale carcerario.

Inoltre nel bilancio si afferma: „Le domande poste durante gli interrogatori rendono chiaro che gli arresti sono avvenuti in modo completamente arbitrario. Molti degli interessati dovevano pronunciarsi solo rispetto alla loro partecipazione a proteste o manifestazioni. Alle proteste contro la decisione del Ministero degli Interni di mettere il municipio di Diyarbakir sotto amministrazione forzata, le forze di sicurezza hanno reagito in modo sproporzionato. Centinaia di manifestanti sono stati già torturati e maltrattati dalla polizia con l’uso di idranti, manganelli e granate di gas. Deputati, politici, avvocati, giovani e bambini vengono derubati del loro diritto alla libertà di espressione. Leggi nazionali e internazionali e convenzioni sulla materia, vengono calpestate. Questa condizione perdura dal 19 agosto.“

Alcuni degli attacchi di polizia si rivolgono direttamente contro il diritto alla vita, sottolinea l’associazione per i diritti umani e ricorda in questo contesto una violenza nella seconda giornata delle proteste contro le deputate HDP Feleknas Uca, Ayşe Acar Başaran, Semra Güzel e Gülistan Koçyiğit, che il 20 agosto sono state ferite con manganelli e calci. Lo stesso giorno un altra protesta davanti al municipio di Amed è stato attaccato in modo simile. Immagini pubblicate sulla stampa mostrano deputati HDP gettati a terra a calci, sui quali viene infierito. Nel bilancio l’IHD fa notare anche l’arresto di cinque giornalisti curdi. I due corrispondneti dell’agenzia stampa Mezopotamya MA, Ahmet Kanbal e Mehmet Şah Oruç, la corrispondente di JinNews Rojda Aydın e le giornaliste Nurcan Yalçın e Halime Parlak martedì della scorsa settimana sono stati arrestati con pesante uso di violenza e rimessi in libertà solo lunedì. Gli arresti di giornalisti dovevano servire anche a impedire di informare l’opinione pubblica sulle proteste. Inoltre è stato violato il diritto fondamentale della libertà di informazione, critica l’IHD.

L’associazione per i diritti umani nel suo rapporto che l’immediata revoca dell’amministrazione forzata e chiede che i sindaci destituiti ritornino al loro posto. Inoltre devono cessare le violenze da parte della polizia e ritirati i divieti di attività. Contro poliziotti che usano violenza nei confronti dei manifestanti devono inoltre essere avviati procedimenti di indagine.

IT

Post navigation

Previous Post: Detailed Documents about Trusteeship Administration
Next Post: IHD Central Women’s Committee: Violance against women is a result of descriminatory policies!

More Related Articles

Lasciate scorrere liberamente il fiume Munzur IT
IHD: Condanniamo l’operazione contro la società civile e gli accademici IT
L’AKP sta costruendo nuove prigioni ad Amed IT
Dersim sta bruciando IT
ÖGI: Bilancio 2018 sulla libertà di stampa in Turchia IT
Turchia, città di 12.000 anni fa sparirà presto sotto le acque del fiume Tigri: ecco perché IT

About us

The Kurdish Center for Human Rights was established in Geneva in 2000, according to the Suisse civil law. In response to the genocide, war crimes and human rights violations occurring across the Kurdish regions of Turkey, Iraq, Iran, Syria.

The KCHR, as a non-profit organization of social utility, was born from the need to  inform the European and Swiss people and the OHCHR on human rights violations against the Kurds via seminars and other dialogue platforms and to attend their meetings; to establish a dialogue with NGO’s, civil movements, associations, government and civil institutions.. Read More….

Contact

Centre Kurde des Droits de l’Homme
Kurdish Center for Human Rights

15, Rue des Savoises, 1205 Genève – Suisse
Tel :+41 (0)22 328 1984
Email: info@kurd-chr.ch / kurd.chr.geneve@gmail.com
Web : http://www.kurd-chr.ch

Compte : Post Finance – CENTRE KURDE
IBAN: CH40 0900 0000 17763911 5

Recent Posts

  • Earthquakes and Human Rights Violations in Turkey
  • KurdDAO Launches Fundraising Campaign in Support of Kurdish Human Rights
  • REPORT OF HUMAN RIGHTS VIOLATIONS IN TURKISH PRISONS
  • Repression Practices Against the Press and Journalists in Turkey
  • Iran must halt imminent execution of Kurdish prisoner – UN experts 

Search

April 2023
M T W T F S S
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
« Mar    

Information

  • Human Rights Council Forty-seventh session 21 June–9 July 2021 Agenda item 3 
  • Bilan : L’année 2020 dans le nord-est de la Syrie
  • Le CPJ demande à Masrour Barzani de respecter la liberté de la presse
  • Le massacre de Roboski, neuf ans après … les victimes jugées à la place des auteurs
  • Afrin: Les mercenaires de la Turquie sèment la terreur dans les villages

Archives

Copyright © 2023 Kurdish Centre for Human Rights.

Powered by PressBook Green WordPress theme