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Prigionieri politici avviano uno sciopero della fame contro le violazioni dei diritti

Posted on August 2, 2017September 26, 2019 By admin

3 dei 10 prigionieri politici detenuti nel carcere di Aliaga di tipo T hanno avviato uno sciopero della fame come avvertimento contro la violazione dei diritti. Il prigioniero politico Sedat Karadag ha scritto una lettera a nome dei 10 prigionieri politici detenuti nel carcere Aliaga di tipo T a Izmir e ha elencato la violazione dei diritti nel carcere:

“- Il diritto alle attività educative, culturali e sportive per un minimo di 10 ore alla settimana è impedito.

– Le ricerche sono andate oltre gli scopi di sicurezza e hanno raggiunto il livello di molestie. Le nostre parti intime vengono maneggiate durante le ricerche.

-È impedito il nostro diritto a pubblicazioni periodiche ed individuali ai sensi dell’articolo 62 dell’Atto sull’esecuzione di sanzioni e misure di sicurezza

– Il nostro diritto all’infermeria nel carcere è spesso impedito.

– Non siamo portati in ospedale, nemmeno i nostri amici gravemente ammalati vengono condotti in ospedale

– Nonostante lo statuto del carcere affermi che il tavoli, sedie e altri mobili devono essere forniti ai reparti come insissi, non ci viene garantito questo diritto

reparti come infissi, non possiamo esercitare tale diritto.

– Siamo in 10 persone in una stanza da 3 persone costruita nello stile di tipo F

– Sebbene l’amministrazione penitenziaria sappia che le nostre famiglie risiedono in città curde, le nostre visite pubbliche e private sono previste alle 8.30 del mattino. Al minimo ritardo le visite vengono cancellate.

La lettera afferma che i prigionieri politici hanno tentato di risolvere le innumerevoli violazioni dei diritti attraverso il dialogo e i mezzi lagali. Nonostante tutti i loro tentativi, non hanno potuto trovare nessuno per risolvere i problemi, e che i prigionieri Vedat Karadag, Vedat Çelik e Agit Günes hanno avviato uno sciopero della fame come avvertimento e per permettere alla gente di venirne a conoscenza.

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The Kurdish Center for Human Rights was established in Geneva in 2000, according to the Suisse civil law. In response to the genocide, war crimes and human rights violations occurring across the Kurdish regions of Turkey, Iraq, Iran, Syria.

The KCHR, as a non-profit organization of social utility, was born from the need to  inform the European and Swiss people and the OHCHR on human rights violations against the Kurds via seminars and other dialogue platforms and to attend their meetings; to establish a dialogue with NGO’s, civil movements, associations, government and civil institutions.. Read More….

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15, Rue des Savoises, 1205 Genève – Suisse
Tel :+41 (0)22 328 1984
Email: info@kurd-chr.ch / kurd.chr.geneve@gmail.com
Web : http://www.kurd-chr.ch

Compte : Post Finance – CENTRE KURDE
IBAN: CH40 0900 0000 17763911 5

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