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Il Kodar chiede una iniziativa contro gli incendi delle foreste

Posted on August 12, 2017September 26, 2019 By admin

Il Congresso della Società Democratica del Kurdistan Orientale (Kodar) ha rilasciato una dichiarazione a riguardo degli incendi boschivi nelle foreste del Rojhlat e ha affermato che la costuzione di basi militari e i duri incendi delle foreste sono paralleli l’uno all’altro.

Il Comitato Ecologico del KODAR ha rilasciato una dichiarazione a riguardo degli attacchi del regime iraniano contro le foreste nel Kurdistan iraniano nel corso degli ultimi mesi. Il Kodar ha condannato i sistematici incendi delle foreste da parte dell’Iran e ha chiesto una iniziativa della popolazione. Il Kodar ha anche richiamato l’attenzione sui simultanei eventi della costruzione di basi militari e di incendio delle foreste.

Il Comunicato del Kodar è come segue:

“É ben noto che la natura e la geografia in cui vivono le persone, hanno una grande influenza sull’anima e sul corpo. In altre parole, tanto più la natura di una nazione viene preservata e mantenuta pura, si conclude che anche la rispettiva nazione è protetta e valorizzata. Il Kurdistan che è situato nel cuore del Medio Oriente ed è noto per la sua bellezza naturale, è l’obbiettivo degli attacchi di molti ambienti.

Prendono di mira l’ambiente di vita della nostra gente

Questa geografia ricca nel di risorse sotterranee e nel suolo è più che sufficiente per fornire alla popolazione una vita prosperosa e agevole, ma è sfortunatamente nella morsa del dominio coloniale. Le forze coloniali e di occupazione hanno messo da lungo tempo gli occhi sull’acqua , il petrolio e le risorse naturali del Kurdistan. Potenze egemoniche messo in scacco le aree di vita della nostra gente con i loro attacchi e hanno aumentato i loro assalti su base giornaliera. Per realizzare le loro ingiuste e illegittime ambizioni stanno prendendo di mira la nostra terra natia e non tollerano nessun essere vivente nella nostra geografia. Il regime iraniano ha recentemente avviato una nuova politica con la costruzione di dighe e postazioni militari. In questi ultimi tempi hanno avviato una nuova sporca politica contro la nostra gente, bruciando deliberatamente le foreste del Kurdistan orientale. Alcuni degli obiettivi più grandi di questa politica marcia sono quelli di commettere il genocidio culturale, la distruzione irreversibile della natura e l’emigrazione del nostro popolo.

La Turchia conduce politiche genocide come l’Iran

Queste politiche genocide non sono limitate al solo Stato iraniano. Con la costruzione delle dighe nel Kurdistan settentrionale e sul confine, anche lo Stato turco sta agendo in coordinamento con lo Stato iraniano in questa sporca politica. Questi due stati puntano, allo stesso tempo, a devastare la natura del Kurdistan e a cambiare la sua demografia. L’aumento degli incendi boschivi negli ultimi giorni è anche il risultato delle politiche di questi due stati che stanno cercando di distruggere l’ecosistema della natura della nostra terra di origine. In un paese dove la bellezza naturale è stata distrutta, essa è intesa anche per deprivare la popolazione del proprio morale. Il regime iraniano cerca di rovinare la natura e i biotipi del Kurdistan, incendiando le foreste a Hewreman, Merîwan, Banê, Serdest, Kamyaran, Avdanan ed in altre regioni del Rojhilat. La costruzione di postazioni militari da un lato e la combustione delle foreste dall’altra sono condotte in parallelo.

Noi, il KODAR, condanniamo le politiche distruttive dello Stato iraniano contro la natura e crediamo che il nostro popolo possa sostenere la propria natura svolgendo una vasta gamma di iniziative.Siamo convinti che insisteranno sulle loro legittime e giustificate richieste per la protezione della loro natura. Lo Stato iraniano dovrebbe anche sapere che la distruzione della natura del Kurdistan non rimarrà senza risposta “.

IT

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The Kurdish Center for Human Rights was established in Geneva in 2000, according to the Suisse civil law. In response to the genocide, war crimes and human rights violations occurring across the Kurdish regions of Turkey, Iraq, Iran, Syria.

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